Tate Modern

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La Tate Modern Gallery – ospitata dal 2000 in un vecchio edificio industriale – si disloca sui cinque piani della struttura: le collezioni permanenti possono essere visitate sia al terzo che al quinto piano mentre al secondo e al quattro si alternano mostre diverse.

Poiché le collezioni sono aumentate nel corso del tempo, nel 2012 è stata costruita una nuova ala ospitata in una piramide di vetro e acciaio progettata dagli architetti Herzog & de Meuron. Anche la sala delle turbine ospita ulteriori collezioni.

Al primo piano c’è, invece, lo shop del merchandising della Galleria. Infine, all’ultimo c’è una terrazza con spettacolare vista sul fiume Tamigi con annessa caffetteria.

La particolarità della Tate Modern è che esiste anche un canale fluviale che la collega alla Tate Britain con una barca che può essere utilizzata dai visitatori dei due musei.

Ogni anno circa cinque milioni di visitatori transito per le sue sale rendendolo uno dei musei più frequentati al mondo.

Come sono organizzate le opere

A differenza della maggior parte degli altri musei, nella Tate Modern le opere sono organizzate non secondo un ordine cronologico ma in base a delle macro tematiche.

Questa scelta è stata operata probabilmente perché mancano opere relative ad alcuni periodi storici in particolare.

Le principali opere ospitate

Nella Tate – come viene affettuosamente chiamata dai londinesi – sono ospitati numerosi autori contemporanei di grande prestigio. Fra i nomi più famosi abbiamo Paul Cézanne, Marc Chagall, Paul Gauguin, l’italiano Giorgio De Chirico, Salvador Dalì, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Vincent van Gogh ma anche i più contemporanei Andy Warhol e Vassily Kandinsky.

Le opere di questi pittori possono essere ammirate in qualsiasi momento in quanto si tratta di esposizioni permanenti.

In quella che viene chiamata Turbine Hall, invece, vengono ospitate delle collezioni temporanee: nel corso degli anni si sono avvicendate mostre di notevole pregio culturale come quella di Louise Bourgeois oppure quella di Tino Sehgal.

Per quanto riguarda i piani del museo, il terzo è dedicato agli esponenti delle correnti dell’Astrattismo e dell’Espressionismo. Fra gli autori principali ci sono Henri Matisse, Claude Monet, Anish Kapoor, Tacita Dean e Barnett Newman.

Al quinto piano, invece, c’è una parte dedicata alla cosiddetta ‘arte povera’ con opere di Mario Merz e Alighiero Boetti.

Un’altra parte è invece riservata a correnti più note come possono essere quelle del Futurismo, del Cubisbo e della Pop Art: qui i grandi nomi sono di casa, come quello di Roy Lichtenstein, Picasso (con il quadro ‘I tre ballerini’) e Warhol. Ma sempre al quinto piano trova spazio anche la fotografia con i capolavori di Eugène Atget.

Gli orari della Tate Modern

La Galleria è aperta tutti i giorni ad esclusione del lunedì.

L’orario di visita è dalle ore 10 alle ore 18 mentre il venerdì e il sabato la chiusura è posticipata fino alle 22.

L’ultimo accesso è consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura previsto.

Il costo del biglietto è gratuito mentre è possibile con quattro sterline avere l’audioguida nella propria lingua madre (nel tardo pomeriggio si può usufruire di uno sconto e pagarla solo 2.50 sterline).


Indirizzo: Bankside, London SE1 9TG, Regno Unito

Telefono: +44 20 7887 8888

In alternativa, è possibile prendere parte ad una delle visite guidate gratuite organizzate dal museo stesso: quella per il terzo piano parte alle ore 11 o alle ore 12 mentre quelle per il quinto piano sono previste alle ore 14 e alle ore 15.

Cosa ne pensano i visitatori

La Tate non accetta vie di mezzo: o la si ama o la si odia.

La rete è piena di commenti contrastanti su questo museo che fa parte di un circuito insieme alla Britain, alla Tate Liverpool e alla Tate St Ives.

Gli estimatori riconoscono che mai prima della Tate Modern si erano visti riuniti in un solo posto gli autori principali dell’arte contemporanea; i detrattori criticano gli spazi espositivi, chiaramente non nati con questa missione, che non sono in grado di esaltare al meglio le opere d’arte ospitate.